La Scala dei Prismi Marrone o più comunemente detta Scala Marrone è uno dei materiali più conosciuti di Maria Montessori (dopo la Torre Rosa) che difficilmente manca in un nido o in una casa dei bambini montessoriani.
Come già spiegato per la Torre Rosa anche la Scala Marrone è inserita nell’ambiente già montata, affinchè i bambini possano vedere come è il risultato finale una volta costruita.
Solitamente si trova su uno dei ripiani più bassi degli scaffali presenti nell’area dei materiali sensoriali di sviluppo vicino alla Torre Rosa.
Descrizione del materiale:
Si tratta di una serie di 10 prismi di colore marrone, della stessa lunghezza (20 cm), ma che differiscono in altezza e larghezza, andando da 10cm x 10cm x 20cm per il più spesso, a 1 cm x 1 cm x 20cm per il più sottile. I 10 prismi sono di legno pieno, la differenza tra di loro si avverte anche nel peso (oltre che nello spessore) che infatti aumenta sempre di più.
Le sezioni dei prismi hanno le stesse dimensioni dei cubi della Torre Rosa. Questo permette di creare numerose associazioni tra i due materiali e possono nascere interessanti esercizi di estensione creando svariate combinazioni tra i due materiali (si veda a questo proposito l’articolo combinazioni scala marrone e torre rosa).
Citando le parole della stessa Montessori sulla scala marrone ritroviamo questa descrizione:
‘’Esercizio fatto sui tappeti è quello di giustapporre una serie di prismi di color marrone tutti della medesima lunghezza (20 cm) ma di sezione quadrata diversa: 10 cm. il lato del maggior quadrato, fino a 1 cm. quello del minore: i prismi, dal più grosso al più piccolo, si pongono uno accanto all’altro in gradazione, tanto da fare la disposizione di una scala. ‘’
Età consigliata:
Al corso Montessori che ho frequentato ci hanno detto che l’età consigliata per iniziare a presentare questo materiale è intorno ai 30 mesi anche se, come ben sappiamo, occorre sempre considerare una forbice di 2/3 mesi in più o in meno a seconda del bambino e del suo livello di sviluppo.
In ogni caso è importante attendere che il bambino sappia camminare bene, si muova con destrezza e sia in grado di trasportare, perché quando la utilizzano i bambini si spostano avanti e indietro con i prismi in mano che possono risultare piuttosto pesanti per loro (soprattutto quelli più grandi).
Scopi diretti e indiretti del materiale
La scala marrone fa parte dei materiali sensoriali di sviluppo e quindi di base ha l’obiettivo di aiutare il bambino ad organizzare la quantità di impressioni e percezioni sensoriali assorbite nei primi anni di vita dalla sua mente assorbente.
Ognuno dei materiali sensoriali di sviluppo, infatti, aiuta la mente a mettere a fuoco una particolare qualità e trasformarla in un concetto pratico che il bambino attraverso l’uso del materiale e la manipolazione interiorizza completamente.
In particolare, nel caso della Scala Marrone il bambino acquisisce il concetto per lui astratto di «grosso/fino».
Questo porta chiaramente anche ad uno sviluppo del linguaggio e a favorire l’ampliamento del vocabolario perché permette al bambino di conoscere nuovi termini.
Inoltre, questo materiale migliora la coordinazione oculo-manuale e favorisce l’educazione del senso visivo alle grandezze ed alle proporzioni fra le dimensioni.
Grazie alla Scala Marrone, infine, si forma in modo indiretto una mente logico matematica e si prepara il bambino ad un’osservazione più attenta dell’ambiente che lo circonda.
Il controllo dell’errore
In questo materiale il controllo dell’errore è sia visivo che tattile.
- Visivo => è sufficiente per il bambino guardare la Scala Marrone per controllare se l’ha costruita correttamente. Infatti, se i 10 primi non fossero posizionati correttamente il bambino si accorgerebbe autonomamente che “qualcosa non ha funzionato” perché, ad esempio, gli sono avanzati dei prismi troppo grossi che non gli permettono di riprodurre la Scala Marrone esattamente come l’ha vista quando era posizionata nell’ambiente e questo lo porta quindi ad auto-correggersi e piano piano con l’esperienza si perfeziona.
- Tattile => durante la presentazione di questo materiale l’educatrice dopo aver sistemato tutti i prismi, prende l’ultimo parallelepipedo (il più fino) lo posiziona dapprima sul bordo del parallelepipedo precedente poi su quello successivo e così via “risale” la scala fino all’ultimo prisma. Questo piccolo “gioco” finale permette al bambino di riconoscere autonomamente se ha costruito correttamente la scala perché replicando questo semplice gesto può controllare se ha posizionato correttamente i prismi (infatti nel momento in cui non li avesse posizionati in modo corretto il parallelepipedo più fino non riuscirebbe a “risalire la scala” e il bambino si accorgerebbe così autonomamente dell’errore).
Di seguito una scheda breve scheda tecnica che riepiloga le informazioni scritte in questo articolo.
A presto con nuovi articoli sui Materiali Montessori!